Social Trainer
Con la consapevolezza dell’insostituibile e prezioso ruolo che la promozione della pratica sportiva svolge per prevenire e contrastare i fenomeni di senescenza, perdita dell’autonomia, isolamento sociale delle persone anziane, che generalmente conducono a forme di istituzionalizzazione, anche sanitaria, che oltre ad essere sostanzialmente lesive della dignità della persona, comportano elevati costi finanziari a carico della spesa pubblica senza peraltro svolgere un ruolo di umanizzazione della cura, è stata definita la nuova figura professionale del “Social Trainer”, un istruttore specializzato per la terza età.
I bisogni sociali ad oggi espressi da larghe fasce della popolazione anziani autosufficiente non trovano alcun riscontro nell’attuale offerta di servizi, mentre la categorizzazione dei servizi rivolti alla terza età in socio-sanitari, sociali o anche sportivi non realizza le sinergie e la necessaria contaminazione in grado di fornire risposte adeguate ed idonee.
Attraverso la figura del “social trainer” si è inteso invece a costituire una professionalità nella quale confluiscono le diverse competenze (sociali, relazionali, sportive) corrispondenti ad un bisogno complesso ed articolato che non si limita solo a fornire servizi a patologie o fabbisogni di tipo fisico, offrendo invece anche competenze relazionali, capacità di ascolto, dialogo e condivisione in chiave intergenerazionale con il cliente. Tutti elementi che offrono alle persone anziane sole ma ancora autosufficienti un livello di comunicazione interpersonale che concorre ad evitare l’isolamento sociale e il conseguente slittamento verso la progressiva perdita dell’autonomia personale. La figura professionale del “social trainer” è stata appunto pensata per adempiere a questo compito e innovare il mercato del wellness e del fitness andando a costituire un segmento specificamente rivolto alla clientela senior (over 50) e a quelle fasce di popolazione definite fragili: anziani, sedentari, soggetti con sindrome metabolica etc.
Grazie allo svolgimento del corso in questione vengono integrate e sistematizzate in una sola unità professionale competenze, abilità e doti tecniche che attualmente risultano essere frammentate e disperse in una pluralità di figure – di ambito sociale, sanitario, sportivo e di cura – alcune usualmente rinvenibili nell’ambito di servizi pubblici, altri tipiche di funzioni, che seppure commerciali, rientrano ormai in un concetto di benessere allargata della persona anziana e sono quindi percepite ed utilizzate come proficuo strumento di sostegno all’autonomia e di contrasto dei crescenti processi di senescenza applicando metodi e teorie che a vario titolo confluiscono sotto i principi del c.d. “invecchiamento attivo”.
Attraverso l’istituzione, la sperimentazione e la diffusione capillare del “Social Trainer” si intende quindi fornire un contributo originale in grado di concorrere, così come anche previsto dalla l.r. 11/2016 sul sistema dei servizi sociali del Lazio, a forme di welfare inclusivo e flessibile e proporre una modellizzazione di una tipologia di intervento che potrà essere replicato in altri ambiti territoriali.
Il corso è composto di 56 ore divise tra attività d’aula (lezioni teoriche) e attività laboratoriali (lezioni pratiche) articolate in un’offerta formativa che ha compreso materie sportive, comunicative, informatiche, psicologiche etc. e si articolerà nel corso di un mese attraverso un intenso calendario di lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche, articolandosi in due distinte fasi:
Focus group esplorativi e preliminari alla formazione vera e propria, e in cui, a partire da una traccia di intervista, si è provveduto a raccogliere elementi sulla percezione della terza e quarta età, e sull’immaginario a esso connesso da parte dei corsisti; opinioni, proposte e soprattutto criticità rilevate nelle comunità di riferimento, introducendo altresì il concetto di intergenerazionalità;
Formazione e sensibilizzazione, con attività di educazione, formazione e sensibilizzazione che si sono articolati su un programma di lezioni frontali, incontri seminariali e ascolto di testimonianze. Nell’ambito del percorso di formazione, particolare rilievo ha assunto l’attività laboratoriale e di role-playing, finalizzata all’acquisizione di competenze utili all’osservazione e all’atteggiamento critico nei confronti dei linguaggi e delle rappresentazioni del fenomeno, e che ha consentito ai destinatari di diventare essi stessi educatori nella propria comunità di riferimento. A tal proposito si è prestata particolare attenzione alle forme assunte nei media (televisione, cinema, ecc.) e sui social network, analizzando altresì alcune campagne sociali realizzate sul tema.
Di seguito si elencano le specifiche delle materie previste dal programma approvato e poi effettivamente realizzate: a) Tecniche di Mental Training e Ginnastica del sorriso (Focalizzazione dell’attenzione e concentrazione (Focusing) Incremento della motivazione e dell’autostima; Formulazione degli obiettivi, Abilità immaginativa (Imagery) Gestione dell’attivazione fisiologica (Gestione dell’Arousal) Rilassamento Gestione dell’ansia e delle situazioni stressanti); b) Tecniche di Pet Therapy (Tatto, Voce, Gioco, Socialità, Responsabilità, Empatia, Antropomorfismo, Movimento etc.); c) Metodologie e tecniche di ginnastica per la terza età (Ginnastica dolce, ginnastica posturale, ginnastica del sorriso etc.) c) Fisioterapia e cure domiciliari; d) Elementi di Psico-Pedagogia e Sociologia della terza età; e) Cultura, giochi e tradizioni musicali (Opera, Danza, Folklore popolare etc.); f) Teoria e tecnica della comunicazione; g) Igiene, cura del corpo e alimentazione; h) Informatica e social media; i) Tecniche di autobiografia e racconto di vita; l) Disciplina delle organizzazioni sportive.
La qualità dell’apporto formativo è stata garantita attraverso l’apporto multiprofessionale di docenti e professionisti del settore sportivo, tutti in possesso di idoneo titolo di laurea e di comprovata e pluriennale professionalità, in coerenza con l’elenco docenti già trasmesso e i relativi curricula allegati al programma poi approvato da AICS
ATTIVITA’